martedì 28 febbraio 2012

Gli Ufo della Swissair






I rapporti dell’aviazione civile

Nel 1975 la Swissair (la compagnia aerea nazionale di quegli anni, ora Swiss) ha raccolto
160 casi di avvistamenti, e i relativi formulari di segnalazione, compilati e firmati, sono stati
consegnati all’ufficio del capo pilota a Kloten, e spediti a 3 ufologi: uno a New York, uno a
Vienna e uno in Svizzera, e in seguito sono stati elaborati per la statistica della stampa
specialistica (parte 3 del documentario).

Capitano Jürg Schmid

Il capitano Schmid racconta che il 14 aprile 1977, durante il volo Basilea-Amsterdam,
mentre sorvolava il Lussemburgo, ha avvistato un oggetto che aveva una velocità
incredibile e si comportava in un modo molto strano. Da Maastricht gli fu confermato che
c’era una strana eco nei radar. L’oggetto aveva una luce molto forte e sembrava giocare
con l’aeroplano. Si muoveva in modo insolito, passando da una posizione stazionaria a
uno spostamento ad alta velocità, per poi fare un’improvvisa virata di 90 gradi e quindi
ripartire a una velocità di MACH 10 (in principio stimata erroneamente a MACH 5).

Capitano Dowe Staal

Durante il volo Swissair 195 Bombay-Zurigo, il 4 gennaio 1988, il Capitano Dowe Staal ha
visto dal finestrino sinistro del suo aereo, insieme al co-pilota Widmer e all’ingegnere di
volo Peter Fischer, un oggetto che somigliava ad una stella cadente, ma che scendeva a
una velocità molto lenta, poi zigzagava un po’ sull’orizzonte, ed infine risaliva alla
posizione iniziale, e il tutto è durato 30 secondi. Il capitano spiega di aver parlato con piloti
militari americani di queste cose, ma che non è autorizzato a parlarne in pubblico.

Volo Swissair 127 Filadelfia-Zurigo – Agosto 1997 – quasi collisione con un UFO
Questo caso fu riportato in tutto il mondo, e alla fine fu dichiarato un incontro con un
pallone sonda meteorologico.
Durante il volo, all’altezza di New York, un oggetto ha avvicinato il Boeing 747 ad una
velocità molto elevata. “Mentre l’oggetto passava, non vi fu rumore, né turbolenza, né
interferenze o anomalie con gli strumenti di bordo.”
All’inizio si temette che si trattasse di un missile, come si dubitò per l’incidente che
accadde un anno prima nella stessa area ad un aereo della TWA. Era quindi necessaria
una spiegazione convenzionale e fu così creata la storia del pallone sonda per essere
data ai media. Ma i piloti non erano d’accordo con questa affermazione e la contestarono,
dicendo che loro sapevano benissimo come era fatto un pallone sonda. La risposta del
porta parola della Swissair fu: “ci siamo sottomessi all’opinione delle autorità americane”.
Questi ed altri piloti sono stati coraggiosi nell’uscire allo scoperto con le loro testimonianze
e hanno messo a rischio le loro carriere per dare la loro versione dei fatti al pubblico.

Nessun commento:

Posta un commento